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Venerdì 16 maggio alle ore 10:30 presso l’aula magna dell’Istituto Omnicomprensivo Dante Alighieri di Nocera Umbra, Paolo Landi allievo della scuola di don Milani ed autore del libro: “La Repubblica di Barbiana, la mia esperienza alla scuola di don Lorenzo Milani” incontrerà gli studenti dell’istituto nocerino. L’incontro, organizzato dal Circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico, con la collaborazione dei Circoli Acli della zona Eugubino-Gualdese, verrà aperto dai saluti istituzionali del sindaco della città delle acque On.le Virginio Caparvi, del dirigente scolastico Leano Garofoletti e della presidente provinciale delle Acli di Perugia Annina Botta. Seguirà l’intervento di Mariano Borgognoni, direttore del periodico “Rocca” e di due docenti dell’istituto, Cinzia Siena e Romano Vincenzo, modererà Sante Pirrami, dirigente provinciale delle Acli. Gli ideali di quella scuola da molti considerata rivoluzionaria, lontana dagli schemi dell’epoca, erano quelli di un’istituzione inclusiva, democratica, non selettiva, ma che mirasse, anche con un insegnamento personalizzato, a far raggiungere a tutti gli alunni un minimo di istruzione. Censo e condizione sociale non dovevano fare alcun modo la differenza e non potevano da sole determinare il grado di istruzione di uno studente. Il suo modello di scuola suscitò subito critiche e ricevette attacchi anche forti, sia da una parte del mondo cattolico, sia da quello laico. Don Milani con la scuola di Barbiana ha costruito un’esperienza educativa nuova, alternativa, non fondata solo sulla lezione frontale, sulle interrogazioni, sull’uso acritico dei manuali ed ha abolito ogni forma di punizione corporale all’epoca ammessa per legge nella scuola pubblica, sostituendola con la perdita del sorriso del maestro o della sua benevolenza. Una sua frase più di ogni altra può essere in grado di riassumere il suo modo di pensare la didattica ed in generale la società: “Se la scuola perde loro, i ragazzi difficili, la scuola non è più scuola: è un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. A Paolo Landi il compito di testimoniare, con la sua viva voce, i suoi sentimenti e i suoi ricordi indelebili quegli anni intensi vissuti fianco a fianco con don Milani. Un’occasione davvero unica per sentire dal vivo i racconti di quell’esperienza, di quel tipo di istruzione e di modello di società che è stata fonte di ispirazione e di insegnamento per molte generazioni negli anni a venire.