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La 33° edizione della FestAcli a Monte Cucco dedicata al ricordo dello statista democristiano Alcide De Gasperi

Si è aperta con i saluti dell’instancabile Giovanni Pascucci, deus ex machina del circolo Ora et Labora di Fossato di Vico, la 33° edizione della Festacli di Monte Cucco quest’anno dedicata al ricordo della straordinaria figura dello storico statista democristiano Alcide De Gasperi. L’assenza improvvisa del relatore di giornata Ernesto Preziosi, degnamente sostituito in questo ruolo dall’ex onorevole Franco Ciliberti, ha visto poi la presenza nel parterre di ospiti della prof.sa Giuseppina Bonerba moderatrice dell’incontro e di Natalia Fiore membro della presidenza provinciale delle Acli. Presenti fra gli amministratori locali il vicesindaco di Sigillo Francesco Silvestrucci ed il consigliere comunale di Fossato di Vico Valerio Vantaggi. La prof.sa Bonerba ha ricordato quanto ricordare De Gasperi oggi, lo statista che contribuito a riportare la democrazia in Italia dopo il ventennio fascista, sia fondamentale, in un momento storico in cui il concetto stesso di democrazia è talvolta messo in pericolo. Guerre a due passi da noi, mancanza di dialogo fra leader, scarsa partecipazione e disaffezione verso la politica, sono tutti elementi che ci fanno capire quanto la qualità della democrazia sia scadente. Serve una riflessione profonda da parte della classe dirigente non più in grado di essere seguita dalla popolazione, l’astensionismo ne è la prova più evidente e preoccupante. Il partito del non voto è divenuto quello maggioritario e si è nella maggior parte dei casi governati da minoranze. De Gasperi ha saputo tessere relazioni, dialogare anche con i suoi oppositori, aprire confronti senza barriere, un lascito che dovrebbe insegnare molto anche ai politici attuali. L’on. Franco Ciliberti ha sottolineato quanto sia importante ricordare personaggi come De Gasperi, o altri che via via nel corso degli anni il circolo fossatano ha ricordato nei vari appuntamenti, non per nostalgia, ma per far sì che la loro memoria ed il loro esempio straordinario non venga rimosso. Uomini e donne che hanno dimostrato di avere una coerenza, una morale, una lungimiranza eccezionale. Oggi la politica segue i sondaggi ed in base a quelli sembra costruire la propria azione, senza una visione, senza una prospettiva forte. De Gasperi ha avuto due punti di riferimento essenziali per la sua formazione il filosofo francese Maritain e mons. Montini, che spiegano quanto per fare politica siano essenziali delle guide, dei pilastri forti su cui impostare l’azione. Le basi erano quindi fortemente cattoliche ma frutto di un cattolicesimo aperto, laico con una forma alta di spirito caritatevole. Lo statista trentino ha da subito lavorato per fare un partito forte, una Democrazia Cristiana in grado di fronteggiare la pericolosa avanzata comunista, ma sostenendo pure la libertà dei cattolici di votare liberamente. Non voleva necessariamente tutti i cattolici nella Dc, soprattutto perché c’erano fra questi ancora molti che dimostravano nostalgie per il regime fascista, così come nella gerarchia ecclesiastica. Questa operazione tutt’altro che facile e scontata, permise la riconquista della chiesa nella democrazia, ancora in alcune frange attratta dall’uomo forte. Seppe orientare il voto dei cattolici verso la Repubblica ma con prudenza. Interruppe la collaborazione con i social-comunisti ma volle gli stessi nella Costituente. Fu anche grazie a questa operazione che la nostra Costituzione, nata dal confronto fra varie anime, è divenuta la carta fondamentale in cui tutti possono riconoscersi. Era consapevole dell’importanza del rapporto con gli Stati Uniti, cercò di essere un alleato forte e credibile ma senza diventare mai un servo. Gli Usa vedevano nella Dc ed in De Gasperi un baluardo indispensabile verso il comunismo e lo stesso leader democristiano seppe usare abilmente questa situazione proponendo riforme essenziali per i cittadini anche dal punto di vista sociale. Un modo di operare che ha fatto diventare a tutti gli effetti la Democrazia Cristiana un partito interclassista in grado di rappresentare le esigenze di vari ceti, di tenerli insieme senza lotte di classe o dentro le stesse classi. Fece delle scelte forti che lo portarono a degli strappi con la gerarchia ecclesiastica. Famoso il rifiuto di Papa Pio XII di ricevere in udienza De Gasperi e la propria famiglia, dovuta alla scelta della Dc guidata dal leader trentino di non allearsi per le elezioni al comune di Roma con il Msi ed i partiti monarchici, opzione caldeggiata dal Papa stesso in chiave anticomunista. In realtà la scelta centrista degasperiana si rivelò azzeccata e la Dc conquistò lo stesso il comune. Da ultimo, ma non per importanza, come non ricordare la lungimiranza nelle scelte in politica estera. Insieme a Schuman ed Adenauer diede vita alla prima unione fra stati europei nel dopoguerra con la nascita della Ceca (Comunità europea del carbone dell’acciaio), consapevole che la maggior parte delle guerre nascono per scontri sull’approvvigionamento delle fonti energetiche e delle materie prime. Il primo vero passo verso l’unità politica ed economica dell’Europa che si è sviluppata nel tempo non trovando ancora oggi purtroppo pieno compimento. Al termine dell’incontro, presso la chiesetta di Val di Ranco, si è tenuta la celebrazione eucaristica officiata da don Raniero Menghini e don Emmanuel Komala Saga, a cui ha fatto seguito il pranzo ed il pomeriggio dedicato alle rigeneranti passeggiate nella faggeta ed all’ascolto delle dolci note del fisarmonicista Claudio Guidarelli accompagnato da alcuni giovani aspiranti musicisti perugini.

Parole Chiave

Circolo Acli Ora et Labora

Via Salvador Allende 21
06022 Fossato di Vico (PG)

075/919121

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