Ripensa, ricicla e riusa, le regole d’oro della 7° edizione della giornata ecologica organizzata dal Circolo Acli Ora et Labora

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Una bellissima passeggiata baciata da un bel sole primaverile immersi nella natura e nel verde, ma purtroppo anche in tanti piccoli e grandi rifiuti incontrati durante il cammino. Sabato 29 aprile, in occasione della 7° giornata ecologica organizzata dal Circolo Acli Ora et Labora in collaborazione con il comune di Fossato, la locale stazione dei carabinieri, la ditta Ge.s.eco, i ragazzi della scuole Secondaria di primo grado P. Vannucci, insieme alla classe quarta della Primaria di Fossato e la prima classe della Secondaria di primo grado di Sigillo, hanno ripulito il percorso della ss 76 a partire dal plesso scolastico fossatano fino alla località “I Trocchi”. Nota lieta dell’edizione una cospicua riduzione dei materiali raccolti, una bella notizia che fa ben sperare e che conforta gli organizzatori. Attività di questo tipo servono soprattutto a scuotere le coscienze e ad avvicinarle verso comportamenti più consoni e rispettosi dell’ambiente. Da sottolineare come nelle nuove generazioni ci sia un’attenzione particolare verso la tutela dell’ambiente e questo non può che far ben sperare. A conclusione della passeggiata, presso i locali della scuola, è iniziato il convegno sui rifiuti e sulle enormi possibilità di riutilizzo. Ad aprire il dibattito i saluti del Prof. Sante Pirrami nella duplice veste di insegnante e di presidente del circolo “Ora et Labora”. A seguire, a nome delle Acli Provinciali, ha preso la parola la vice-presidente Marta Ginettelli che ha ricordato la vicinanza del mondo Acli alle tematiche ambientali e di come queste siano state scelte pure da Papa Francesco nella famosa Enciclica “Laudato sì”, un vero testamento di amore per la natura e per la Madre Terra da custodire e difendere pensando soprattutto alle future generazioni. Relazione finale dedicata alle parole di Maurizio Pierdomenico, esperto di tematiche ambientali da decenni attivo sostenitore del riciclo e del riuso come meccanismi di salvaguardia ambientale che puntino ad un mondo più sostenibile. L’esperto, con parole semplici ma efficaci e dal grande impatto, ha sollecitato la numerosa platea di studenti rendendoli partecipi della discussione attraverso domande, suggerimenti e stimoli continui. Non un semplice convegno accademico, ma la volontà chiara di aiutare i ragazzi a capire quanto il rifiuto e tutto quello che c’è dietro ad esso, possa divenire non semplice scarto, ma la base per utilizzi fantasiosi ma soprattutto utili. La fantasia, sembra davvero strano usarla toccando l’argomento rifiuti, ma è proprio questa la molla che ha spinto e continuerà a spingere tanti a pensare al riciclo ed al riuso dei materiali di scarto. Attraverso delle slides Pierdomenico ha mostrato ai ragazzi come da materiali quali plastica, lattine, carta ecc. possano nascere oggetti che vanno dall’arredamento, al bricolage, dallo sport all’abbigliamento. Oggetti di uso comune nati con l’obiettivo nobile di dargli una nuova vita, una nuova possibilità di utilizzo. In questo modo si producono oggetti funzionali e nello stesso tempo si evita che lo scarto arrivi in discarica e là rimanga per sempre con la probabilità che diventi materiale inquinante. In un mondo in cui tutto viaggia veloce, tutto sembra usa e getta, c’è bisogno di ragionare ripensando ad un nuovo stile di vita più morigerato ed attento ai consumi e che soprattutto miri a combattere con forza la cultura dello spreco in particolare quello alimentare, un vero affronto verso quella parte di mondo che ha nulla o poco. Salvo pochissimi materiali tutto può avere una seconda vita, tutto può essere riutilizzato con intelligenza e lungimiranza; spreca di meno, riusa, ricicla e ripensa, in queste poche parole può sintetizzarsi un nuovo modo di concepire i nostri stili di vita perché solo imparando lentamente a riconsegnare alla natura parte della ricchezza che le chiediamo continuamente in prestito, può iniziare un percorso virtuoso che pensi in modo efficace alle nuove generazioni. Siamo ospiti e di passaggio su questa terra e come tali dovremmo comportarci.
William Stacchiotti
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