Giornata ecologica 2015 Tutti insieme per ripulire il mondo

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Durante la V Giornata ecologica, i ragazzi delle scuole secondarie dell’ISc sigillo hanno simbolicamente ripulito un tratto di strada e hanno riflettuto sulla “cultura dello spreco” che sta inquinando il Pianeta e creando un paradossale contrasto fra pochi ricchi spreconi e tanti poveri e affamati

Una lezione di ecologia ed etica ambientalistica all’aperto. Questo hanno vissuto gli alunni delle scuole secondarie di Scheggia Pascelupo, Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico in occasione della Quinta Giornata ecologica, svoltasi sabato scorso, 9 maggio, a Fossato di Vico, organizzata dal Circolo Acli “Ora et labora” di Fossato di Vico, in collaborazione con la stazione dei Carabinieri di Fossato di Vico, con l’Istituto scolastico comprensivo di Sigillo, con l’Assessorato all’ambiente del comune di Fossato di Vico e con la Ge.S.Eco, l’agenzia locale che cura la raccolta dei rifiuti urbani. Guidati dai loro insegnanti e sotto la scorta dei carabinieri e di un automezzo della Ge.S.Eco, i giovani ecologisti, armati di guanti, sacchi di plastica, giubbetti catarifrangenti e tanto entusiasmo, hanno ripulito il tratto di strada compreso fra la scuola secondaria “Vannucci” e l’innesto con la statale 76 della Val d’Esino, recuperando, in meno di 2 km, almeno un quintale di rifiuti, in gran parte gettati dalle auto in corsa, differenziandoli in base alla composizione: dai pannolini usati ai pacchetti di sigarette, dalle cartacce ai mozziconi di sigaretta, dagli involucri dei gelati fino alle cassette della frutta, dai lettori mp3 fino ai CD. Un gesto simbolico di civiltà per rispondere all’inciviltà di molti, forse troppi cittadini, talmente abituati a gettare rifiuti in strada da farlo meccanicamente e in ogni occasione. Un atto di cittadinanza attiva, di buon costume, di amore verso il nostro pianeta che, giorno dopo giorno, sta diventando un’autentica discarica a cielo aperto. E proprio di questo i ragazzi hanno riflettuto, dopo la conclusione della “passeggiata ecologica” e dell’allegra merenda all’aria aperta (ovviamente senza cartacce lasciate in giro), durante l’incontro L’ecologia umana per vincere la cultura dello scarto, svoltosi al palasport di Fossato di Vico. Dopo il saluto del prof. Sante Pirrami, insegnante della scuola secondaria di Fossato di Vico e presidente del Circolo Acli “Ora et labora”, il sindaco di Fossato di Vico, l’avv. Monia Ferracchiato, ha ricordato ai ragazzi l’importanza della differenziazione dei rifiuti, che è anche un’abitudine redditizia: un piccolo comune come Fossato di Vico, ad esempio, riuscendo a differenziare oltre il 63% dei suoi rifiuti, riesce a spendere meno soldi per il conferimento dei rifiuti in discarica e, quindi, può gravare meno sulle tasche dei cittadini. Non inquinando, insomma, si crea anche ricchezza. Anche la dirigente dell’Isc Sigillo, prof.ssa Ortenzia Marconi, ringraziando gli organizzatori dell’evento e sottolineando l’importanza delle Giornate dell’istituto comprensivo di Sigillo dedicate alla memoria storica e all’ecologia, ha sottolineato come le scuole della fascia appenninica, di fronte a problematiche di interesse globale come la salvaguardia dell’ambiente, abbiano saputo superare gli endemici campanilismi ed agire di comune accordo nell’interesse delle giovani generazioni, creando occasioni comuni di condivisione e di riflessione come la Giornata ecologica. Relatrice dell’incontro, la prof.ssa Stefania Poietti, docente di Macchine e sistemi per l’energia e l’ambiente presso l’Università “G. Marconi” di Roma, referente per la pastorale ambientale della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e membro del gruppo di studio sulla Custodia del creato della Conferenza episcopale italiana. Rivolgendosi con linguaggio semplice e coinvolgente ai ragazzi, la prof.ssa Proietti, mamma di due bambini piccoli, ha fatto appello al rispetto e all’amore verso “mamma natura” e verso la nostra Terra, che è la nostra casa e, in quanto tale, va conservata nel suo originario splendore, non depauperata delle sue risorse, in nome della cultura del “consumo” e dello “scarto”, che fa sì che ad una ristretta cerchia di popoli ricchi, che si permettono di sprecare e gettare nella spazzatura ciò che potrebbe essere mangiato o utilizzato, corrisponda un maggioranza di uomini afflitti dalla fame e dalla povertà. Una situazione, questa – ha sottolineato – che potrebbe essere superata utilizzando meglio le risorse e, soprattutto, combattendo la “cultura dello scarto” cui tutti gli operatori economici sono costretti a sottostare. Per superare questo paradossale circolo vizioso, la scuola può fare tanto, creando situazione di apprendimento attivo come la Giornata ecologica: la cultura della condivisione del creato e delle risorse, infatti, si crea non tanto a parole ma con azioni concrete e non episodiche.
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